Itinerario storico-religioso

La Sabina è vicina, ad un passo dalla capitale, eppure lontana perché luogo selvaggio ed incontaminato dove il tempo sembra essersi fermato. Il territorio è principalmente collinare ricco di oliveti, di paesini medievali, di torri d’avvistamento e luoghi di culto. La storia della Sabina nasce ancora prima dell’avvento di Roma ed è legata alla leggenda del Ratto delle Sabine.

Si narra che Romolo, desideroso di espandere Roma, si rese conto che la popolazione era composta soprattutto da uomini e che ciò avrebbe minacciato la sua grandezza. Organizzò quindi solenni ludi nelle popolazioni vicine tra cui i Sabini e, durante uno spettacolo, ad un segnale convenuto, i Romani rapirono le donne sabine. I Sabini, guidati da Tito Tazio, marciarono dunque verso Roma ma le donne riuscirono ad ottenere un armistizio per evitare una sanguinosa battaglia. Da allora Romolo e Tito Tazio regnarono in comune e i Sabini e i Romani si fusero in un unico popolo.

La Sabina fu annessa a Roma probabilmente nel 290 a.c. ad opera del console Mario Curio Dentato e da allora avvenne la “romanizzazione” di questo territorio da parte di famiglie romane che qui edificarono Villae Rusticae, vere e proprie aziende agricole, introducendo le colture dell’oliveto e del vigneto. Sono ancora visibili resti di ville romane, come Villa Cotta a Cottanello, appartenuta alla famiglia senatoriale degli Aurelii Cottae, la villa di Marco Agrippa a Montebuono, la villa del poeta Orazio a Vacone e molte altre. Altre testimonianze della presenza dei Romani in terra sabina sono ancora visibili: la necropoli di Poggio Sommavilla a Collevecchio, l’antico acquedotto di Fonte Cantaro a Stimigliano ed il ponte sul fiume Farfa. Per approfondimenti storici e archeologici si possono visitare il Museo Civico di Fara Sabina ed il Museo dei Sabini del Tevere a Magliano Sabina.

In epoche successive ai Romani, in particolare nel Medioevo, le grandi famiglie baronali si contendevano i vari feudi presenti in Sabina, mentre, nel Rinascimento le fortezze medievali vennero trasformate in lussuose residenze estive. Sono molti i palazzi signorili appartenuti a nobili famiglie. Tra i tanti: il Palazzo Baronale di Torrita Tiberina, Palazzo Forani a Casperia e Palazzo Bonaccorsi a Poggio Mirteto, in cui si pensa sia stato ospitato Caravaggio.

I borghi della Sabina sono veramente tanti e tutti da visitare. Vi segnaliamo tra questi alcuni più caratteristici: Casperia, con il suo particolare borgo medievale a “bulbo di cipolla”, ovvero con strade a cerchi concentrici, Rocchette e Rocchettine, fortezze gemelle; Fara Sabina da cui si gode di una vista a 360 gradi su tutta la Sabina e Catino, nato ai piedi di un castello longobardo.

Storia di Torrita Tiberina.

Torrita Tiberina è l’ultimo comune in provincia di Roma al confine con la Bassa Sabina, in provincia di Rieti. Deve il suo nome alla prima torre di osservazione costruita nel VIII secolo per la difesa della popolazione, successivamente ampliata da varie famiglie che si alternarono alla guida del paese. Già nel XII secolo Torrita assunse i connotati di una fortezza con annesso borgo. Nel 1593 nacque la comunità di Torrita, con lo statuto firmato dal marchese Melchiorri. Agli Orsini e ai Melchiorri si deve il completamento dell’ampliamento dell’antica torre mentre ai De Gregorio il restauro del Palazzo Baronale e la costruzione della strada che dal paese conduceva al “Porto del Carbone” sul Tevere. Il principe Alessandro Torlonia fu l’ultimo ad acquistare il feudo di Torrita nel 1853 per 48.000 scudi.

La Sabina è da sempre luogo di culto e di pellegrinaggio. Percorsa dalla via Francigena venne regolarmente visitata da San Francesco nei suoi spostamenti e si ritenne che fu San Pietro a fondare la sede vescovile di Sabina a Vescovio.

Luogo di culto conosciuto in tutto il mondo è l’Abbazia di Farfa fondata nel 554, più volte distrutta e ricostruita, fu talmente potente nell’anno mille, grazie al titolo di “Abbazia Imperiale”, conferitole da Carlo Magno, da essere temuta persino dal papa. La basilica, interamente affrescata, stupisce per la sua bellezza mentre il borgo, ad essa annesso, è caratterizzato da botteghe di artigiani dediti ai mestieri di un tempo.

Tra i tanti luoghi di culto presenti in Sabina ve ne segnaliamo alcuni: il Santuario di Vescovio a Torri in Sabina, l’Abbazia di Sant’Andrea in Flumine a Ponzano Romano, la Cattedrale di Santa Maria Assunta e la Chiesa di San Paolo a Poggio Mirteto e il Santuario di Santa Vittoria a Monteleone Sabino.

Luoghi mistici e suggestivi sono infine gli eremi: quello di San Cataldo a Cottanello, di San Leonardo a Roccantica e di San Michele a Monte San Giovanni. Quest’ultimo, in particolare, fu trasformato da luogo di culto pagano della dea Vacuna a Santuario a seguito della vittoria di San Michele sul drago che, secondo la leggenda, sembra dimorasse in questi luoghi.

La Sabina offre numerosi eventi culturali.

Eventi di rievocazione storica sono: il Medioevo in Festa a Roccantica ed in particolare, il “Carnevalone liberato” che si svolge a Poggio Mirteto la prima domenica di Quaresima. Quest’ultimo ha un forte connotato anticlericale in quanto rievoca la rivolta popolare che, nel 1861, decretò la liberazione di Poggio Mirteto dallo Stato Pontificio.

Per gli amanti della musica il Fara Music Festival, uno dei festival jazz più importanti della scena internazionale; mentre per gli appassionati di lettura e scrittura, la Fiera dell’Editoria Indipendente “Liberi sulla Carta” che si svolge a Rieti e nel meraviglioso scenario dell’Abbazia di Farfa.

Prenota la tua Camera

Contattaci per prenotare o avere informazioni

Itinerario storico-religioso

La Sabina offre numerosi eventi culturali.

La Valle Del Tevere B&B

Seguici su Facebook

Menu